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Racconto n° 3318
Autore: RoxyB Altri racconti di RoxyB
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Il sortilegio del sangue
Lo diceva sempre mia nonna
-Il sangue non mente. Se esce dal tuo corpo, è perché è troppo forte il richiamo del corpo di un'altra persona-.
Una strega mia nonna. Incantatrice, guaritrice. Una pozione per ogni male d'amore, per un figlio non voluto, per un errore da non commettere. Una formula per allontanare disgrazie, conchiglie per vedere ciò che non era ancora accaduto, unguenti per ricucire le ferite del corpo.
Io sono come lei, esattamente come lei avrebbe voluto.
Vedo il futuro nelle sue conchiglie, creo unguenti per il corpo...per l'anima no.
Ecco li ho fallito.
Sono io che li turbo gli animi.
Con il mio aspetto da creatura della notte. Conturbante, irresponsabile, maledetta.
Sono ciò che un uomo vorrebbe per dannarsi all'infinito, per perdersi nel mio corpo, nei miei occhi neri. Un errore della natura la mia pelle olivastra...mi mancano le ali per essere soprannaturale davvero.

Non ti ho visto nelle mie carte, nelle mie conchiglie. Non ti ho contemplato nelle mie pozioni, non ti ho dannato l'anima...tu lo hai fatto con me.

Come scansarti?
Moro, con i tuoi occhi neri. Alto, con dei muscoli ben definiti. Non dovrei dirlo, ma ti trovo sexy da morire.
Irresistibile, sornione, sguardo da allegro bastardo mentre ti presentavi sotto casa mia, novello Dr Jeckill/Mr hyde.
Sicuro di te mentre mi aspettavi appoggiato alla tua Mercedes Slk con il cappotto nero e la sciarpa di Armani. Tipicamente mediterraneo con i colori del Sud sul corpo, nel corpo. Simpatico, - accelerato - ti sei descritto in una lunga mail. In realtà ho già capito che, da lontano, stai decidendo se portarmi a letto oppure no. Il tuo sguardo mi soppesa, mi osservi come se volessi scoprirmi centimetro per centimetro.

Ma non hai fatto i conti con me. Ti ho spiazzato vero? A tal punto che non provi neppure a toccarmi. Lo faccio spesso...mi diverte. Mi presento sexy da morire. Il mio corpo, il suo profumo , l'aroma di cannella, tutto serve per avvicinarti a me. Far scivolare le parole, morbide, sottovoce. Adoro questo gioco. Ammaliarti per poi tirar fuori tutto il mondo più profondo e serio di cui amo parlare.
Non ti dico solo che sono una strega, non lo capiresti; talvolta sai, non lo capisco neppure io.

Chiacchieriamo nel bar. Della Colombia che tanto ami visitare e dei colori che vivono nei tuoi occhi. Dell'amore.Del sesso. E ridiamo.
Mi prendi le mani.
Neppure me n'accorgo. Stò sanguinando dalle unghie.

Optiamo per una pizzeria, anche se forse, con tutto ciò che mi racconti, dovrei farmi portare in un lussuosissimo ristorante. Ma adoro la pizza ed ho voglia d'essere spontanea, naturale. I miei sorrisi vogliono essere spontanei. Per stanotte non sono una strega, un angelo nero. Per stanotte sono io.
Di fronte a te.
Non ti avevo previsto così. Non avevo previsto il tuo sorriso aperto e scherzoso; l'aria seria mentre mi parli del tuo lavoro di giovane imprenditore. Non avrei immaginato che il mio gioco potesse fallire. Che il tuo corpo mi avrebbe chiamato cosi. Con urgenza di amarti.
Dovrò buttare le mie conchiglie.

Sono le due. Corriamo nella notte diretti verso il mare. Le nostre mani s'incrociano sul pomello del cambio. Brillano di nuovo due gocce di sangue...

Soffia lo scirocco stasera sulla balconata di Polignano. Il mare non è calmo ed in lontananza si vedono lampi; probabilmente piove in Grecia.

Tu di fronte a me. I corpi vicini. Sento distintamente il tuo profumo sul collo. Un profumo dolce, d'uomo. Caldo ed avvolgente. Le tue mani si muovono, mi cingono la vita in un abbraccio stretto. Le sento disegnare il profilo dei miei fianchi e risalire su, sul mio seno morbido. Sento il tuo respiro sulla mia pelle, sui capezzoli che lentamente s'inturgidiscono. Rimangono fermi sotto il tocco delle tue labbra umide.
Il mio corpo ti chiama, lo sento urlare, lo sento dalla mia pelle che cerca la tua.
La tua mano destra s'infila sotto il mio abito, curiosa accarezza il reggicalze. Non immagini che ci siano ancora donne capaci di indossarlo. Ti sento eccitato, lo percepisco dal calore del tuo corpo, dall'accelerazione del tuo respiro.
Mi sollevi la coscia, cercando di farmi provare la tua forza, lo fai come se volessi possedermi lì, ora.
Il tuo bacino mi spinge contro la balaustra di ferro e sento scivolare giù i miei slip neri.
Il tuo viso vicino al mio. La tua lingua che scivola sulle mie labbra, mentre ti avvicini , con un pericolosissimo bacio.
Sento già il sapore del sangue...

RoxyB

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