SchiavaDAmore
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Continuavo a sentire con brevi pause i loro lamenti.
K. protendeva in avanti, stretta da quelle grosse mani sembrava spezzarsi. Sentivo rimbombare l’eco del sangue che mi pulsava nel cervello, le luci guizzavano come bagliori, davano un’impression... |
Morgain
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Un fragile battito delle finissime ali, e la storia non sarà più la stessa: la farfalla adesso palpita nell’inafferrabile Altrove.
A volte mettiamo in fila le parole - no, in ordine - come bambini che scrivono, labbra strette a serrare cime di matit... |
Rossogeranio
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L’aereo che mi porta a Baghdad, punta diritto sull’aeroporto internazionale della città.
Il cielo è un tramonto di ferro liquido, le nuvole, un ammasso di scorie infuocate.
Un faro maestoso fiammeggia scarlatto in segno di lutto, per gli ennesimi i... |
ElisaN
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Sono tutti amici. Fra di loro, complici. Io sono l’imbucata, l’ospite scomoda per la quale si rimedia la seggiola della soffitta.
Cosa stia facendo in questa taverna che odora solo di legno ammuffito solo il Diavolo lo sa. Uscirò coi capelli che puz... |
Mayadesnuda
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Forse era una pazzia. Ma, del resto, quando mai non c’erano state pazzie, colpi di testa e un continuo corteggiare il pericolo nella mia vita.
Borderline - ricordo ancora – come mi aveva definito un vecchio professore del liceo. Aveva ragione. Mi ... |
Rossogeranio & Erato
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"La bambola rossa di Gina, da un mese in un angolo sta...
perché la sua cara mammina non viene a cullarla di là?
Ha forse un balocco migliore,
Un nuovo giochino, chissà..."
Il buio della soffitta le ha chiuso la porcellana delle palpebre da un’... |
Rossogeranio
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Notte.
La città è solo un reticolo di recessi, di tane appartate dove le reti clandestine si smembrano pompando verso una muscolosa foce.
Cerchi lividi di luci elettriche rischiarano il dedalo onirico che lecca la pancia di qualche animale sconosci... |