Mi avevi dato appuntamento per le dieci di sera, a casa tua, alla periferia di Viareggio.
Mi era parsa un pochino strana la raccomandazione:
-Non suonare il campanello, troverai la porta socchiusa-
Strana perché ancora non ti conoscevo: avevo de...
Vuoi, il mormorio inevitabile
SchiavaDAmore
Vuoi che rotei attorno al palo come un compasso impazzito, prima di finire a terra con la pelle ancora palpitante e il respiro corto. Vuoi che distribuisca la mia carne nuda allo sguardo goloso ma è nient’altro che a Te, Michael, che immolo me stessa...
Ritorno alla Libreria
Mayadesnuda
Erano gli uomini a tornare di solito. Non che si lamentasse, in questo caso. Ma era un’anomalia. E lui, il libraio, non credeva nelle anomalie. Non erano mai gratuite. L’anomalia nel comportamento di una Signora. Poi. E di una, come quella. Impossibi...
Piove
SchiavaDAmore
Sono le quattro del pomeriggio e la pioggia è ricominciata.
Le catene rilucono, una donna entra nella stanza e viene verso di noi. Orgogliosa dei segni delle frustate che ha sulla pelle, si gira per farceli vedere.
Ha i capelli corti e ricci, gial...
Ouverture
Rossogeranio
I volti si rincorrono, volteggiano, gemono.
Cade la maschera e rimango in mezzo alla scena.
Mentre gli spettatori attenti mi crollano addosso, apro gli occhi a fatica per riemergere dallo stato d’incoscienza, quella timidezza detersa dai mari, da...
L'amore corsaro
Jihan
Il muro era là. Un muro a secco, di piccole pietre aguzze e taglienti, disposte ad opera incerta, alto appena un metro, coperto per quasi tutta la sua interezza da un glicine secolare. Ma il glicine, in quell’autunno luminoso, era ridotto ad un compl...
Ode alla fonte pura
Greeneyes e Penelope
Mi lascio cullare dal dondolio del treno, lancio avanti nel tempo i miei occhi chiusi, ad immaginare il tuo sguardo; la fantasia è libera di spaziare, ho pochi elementi di te, una piccolissima foto icona di Messenger, parole sullo schermo, tracce al...