ElisaN
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Frena di botto. Sosta al primo pertugio. Il tubo di scappamento sbuffa sul pietrisco. Il ferrovecchio cigola lamentoso le nostre some.
- Scendiamo? - mi domanda, mentre tira il freno a mano con violenza.
È brusca, con un corpo da reato.
Attravers... |
Banshee
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Ti guardavo da sotto il palco delle autorità, ipnotizzato dalla riga nera delle tue calze che spuntava dalle scarpe dal basso tacco e che seguiva i pendii della tua gamba accavallata, sinuosa frivolezza che in un baleno smontava l'autoritarietà della... |
LaPassiflora
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Imprevedibile, lui si sbarazza dei detriti e quel che preferisce è farlo subito. Regolarmente pesano troppo e lui, dunque, deve alleggerirsi un po’.
Lei è un terreno paludoso, percorsa in lungo e in largo comincia a scivolare giù; così lui ha l’oc... |
Rossogeranio & ElisaN
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Atto primo.
Sono le mie dita monche a scegliere nel buio della tasca uno stralcio di spartito qualsiasi.
Vorrei recitare qualcosa solo per te, ma l’ho dimenticata.
Come una mongola incapace di muoversi, sulla quale le formiche hanno trovato dimo... |
Rossogeranio
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Notte.
La città è solo un reticolo di recessi, di tane appartate dove le reti clandestine si smembrano pompando verso una muscolosa foce.
Cerchi lividi di luci elettriche rischiarano il dedalo onirico che lecca la pancia di qualche animale sconosci... |
Rossogeranio
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Un’altra complicità imperdonabile, era quella che tu tramavi da tempo e adesso eccola, eretta con lo sguardo affilato e fulmineo, accanto alla porta d’ingresso del nostro salone in stile retrò: la mitica Iside, bella come una Dea.
Anche questa insid... |
ElisaN
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Com'è fredda questa città. E non ho ancora messo il naso fuori dal Berlino Schönefeld.
E che stanghe di ragazze circolano.
Ogni loro particolare rapisce la mia attenzione: un culo di marmo costretto in un'orrida tuta mimetica, una caviglia nervosa ... |