Era proprio come me l'ero immaginata.
Quando avevo ricevuto la sua cartolina in cui mi scriveva, con quella calligrafia elegante e minuta, che sarebbe finalmente arrivata nella mia città tra una settimana, quasi non ci credevo. Morivo dalla voglia ...
Vetrata
Darlply
Si alzò, infilò una vestaglia femminile, le scarpe di cuoio ed uscì in cucina.
La vetrata stampava un'alba sovraccarica di gelo e luce.
Evitandola, si trovò a controllare su un fianco la fiamma accesa sotto il caffè, appoggiato alla cucina a gas.
...
Quello che adoro di te
Eliselle
Rileggere il proprio diario può riaprire ferite strazianti, rivangare ricordi terribili, far cadere la notte improvvisamente in un giorno di sole. Rileggere il proprio diario è un atto di coraggio oltre che di curiosità. Ognuno di noi dovrebbe tenern...
Sei i miei occhi
Faber
Riprendi a scrivere.
Che l’intervallo, tra l’ultima parola scritta e quella nuova, è tale da rendere necessaria la ricerca di un filo. Che congiunga il vecchio al nuovo.
E parla, ancora, di loro.
L’uomo che chiameremo D. e la donna.
Che chiamerem...
La stanza dello scirocco
Morgause
Caldo torrido, afoso, snervante, bagnato.
Caldo d'Africa, che sta di fronte alla mia isola, caldo di scirocco, vento misterioso, che porta con sé la sabbia rossa del deserto Libico.
Rumore di acqua che scorre nella grande vasca rivestita di ceramic...
Senza vergogna
Eliselle
Mi hai sbattuto il telefono in faccia.
No, dico. Mi hai sbattuto in faccia il telefono. E ti pare nulla?
Questo mese è la seconda volta. Stupida io che ti sto ancora a chiamare.
Stupida io, che non riesco a fare a meno di te. Se non ti sento per...
Il buco di Alice
La Passiflora
Lo osservo, stasera, e più di una volta non posso farne a meno, penso a quanto sia fortunata.
N. sta parlando con Laura, le guarda la bocca, i capelli bagnati, le piccole tette deliziose, ma è rivolto verso di me, verso il mio corpo. Sta parlando co...