Alemar
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Dimmi addio;
se non sei più capace di toccarmi come prima, vattene. Non ho tempo per la sterilità di un desiderio appena tiepido. Ho bisogno del rumore della carne bagnata, pompata forte, come facevi tu quando impazzivi al solo pensiero di fottermi... |
Morgain
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La casa sicura.
Che tu possa comprenderlo o meno, la storia che vado dipanando con qualche esitazione e assai poche certezze, contiene la fine già nell’inizio.
Il racconto che si compone da sé non vedrà mai la luce.
Forse un giorno le mie parole... |
Rossogeranio
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La notte è illuminata da lividi lucori di un brutto ultimo quarto di luna.
Lungo i viali, venati lampioni alogeni sono cerchiati d’aureole baluginanti.
Le finestre della facciata del vecchio grattacielo di periferia, situato nella frangia cannibale... |
Rossogeranio
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Un’altra complicità imperdonabile, era quella che tu tramavi da tempo e adesso eccola, eretta con lo sguardo affilato e fulmineo, accanto alla porta d’ingresso del nostro salone in stile retrò: la mitica Iside, bella come una Dea.
Anche questa insid... |
Amelia
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Esausta. Gambe e braccia wide open, il volto piegato di lato. Morta e riportata alla vita. Il cuore che sembra uscirmi dal petto, i capelli madidi di sudore, le rughe distese. E un dolore, acuto e improvviso. Sei ancora qui e già mi manchi.
Cammi... |
Faber
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L’uomo cammina sfiorando il ciglio della strada.
Un passo che si incolla a quello precedente, si fa tratteggio sul suolo pestato riga retta perfetta quasi, ininterrotta nella sua sequela.
Passo dopo passo… l’uomo, dal cielo se fosse giorno e un u... |
Serendipities
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Poi arriva quella sera.
La maledetta sera in cui hai bevuto troppo per impedire alle tue dita di scrivere quel messaggio e di premere invio. Ti chiedi come fai a ricordare a memoria il suo numero di cellulare quando non ricordi nemmeno come hai fatt... |