Izabel Nevsky
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La mia prima fragola
Il proprietario del bar si chiamava Boris. Era un uomo corpulento, burbero e anaffettivo come mio padre. Nella pausa del pomeriggio si rinchiudeva nello sgabuzzino sul retro, dove aveva una scalcinata brandina. Due volte la se... |
Giulia Lenci
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Lei, con le sue mani delicate, intride burro e farina. Ha gesti morbidi e lenti, a convincere due elementi ad unirsi e mescolarsi, fino a farsi uno, uno solo, indiscernibili uno dall'altro. Il briciolame tenero sembra opporsi, ribelle rotola tra le d... |
ElisaN
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Il pianoforte libera dai suoi tasti una dolce melodia.
Gli animi s’inebriano, i cuori si sciolgono, gli orifizi si rilasciano, sospesi, contriti, liquefatti.
Il sole di una nuova aurora trafigge timido gli interstizi delle imposte e la brezza mat... |
Solcherai la mia pelle fino a rendermi l'anima |
Matilde S.
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La corda di canapa scende da un anello di ferro battuto fissato al centro del soffitto.
È grezza e ruvida, intrecciata strettamente e accoglie i polsi in una morsa cruda.
La figura appesa è bambola di carne che si distende fino a toccare coi pie... |
LaPassiflora
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Arianna lancia il capo di una corda e lascia che lui stia lì a guardare, sperando che magari afferri la presa, magari come lei vorrebbe o almeno, perché se ne faccia qualcosa. «Quello che vuole» - pensa - talmente lui le ricorda l’odore dolce della c... |
Rossogeranio
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I volti si rincorrono, volteggiano, gemono.
Cade la maschera e rimango in mezzo alla scena.
Mentre gli spettatori attenti mi crollano addosso, apro gli occhi a fatica per riemergere dallo stato d’incoscienza, quella timidezza detersa dai mari, da... |
Melissa Lilymarleen
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Un caldo d'inferno a Marrakesh...
Giro senza meta per le vie della casbah... Una luce accecante mi abbaglia... ma non e' il sole... e' la vista di una occidentale con un caffettano che brilluccica poco lontano da me... Una occidentale terribilmente... |