SchiavaDAmore
 |
|
|
Appena varco la soglia l’aroma del legno e un accenno di cuoio circolano in ogni angolo del mio corpo. La stanza porta il Suo odore.
Lui, Michael, è di spalle; K. è sdraiata sulle ginocchia. Ha le mutandine attorno alle caviglie e il sedere in fia... |
SchiavaDAmore
 |
|
|
Le mie estremità ho scoperto, sono infinite, ogni volta che le inseguo le ritrovo un pò più avanti.
Lui tocca in me nuovi angoli, nuovi muri, li abbatte e mi conduce a un nuovo limite. Distante. Lontano.
Ignoto.
Ogni volta che rientra io mi ap... |
Rossogeranio
 |
|
|
L’agiografia reale mi descrive un sottobosco di pezzenti e tangheri, frequentato da strimpellatori in erba e semiologi maledetti.
Sono la mia Band.
Dalla tenda del soppalco, prima appaiono gli stivali coperti di frammenti di cuoio e metalli ner... |
silverdawn
 |
|
|
Dopo poco Matteo si alzò dal letto, prese la macchina dalle mani di Dario che ancora filmava Rossana che sorrideva e si leccava le labbra.
- Mettiti accanto a lei che vi riprendo un poco... è giusto che ci sia anche tu! -
- Ma devo star qui nuda... |
Morgause
 |
|
|
Come al solito siamo in ritardo.
Ora cerchi di recuperare il tempo perduto (perduto?) correndo in macchina troppo in fretta; non dico nulla, solo prego con fervore i miei dei. Sei silenzioso, le mani salde sul volante e al solo guardarle, quelle ma... |
Abel Wakaam
 |
|
|
Ti ricordo così com'eri e non come sarai adesso. Non voglio vederti, non voglio rivederti dopo la carezza avara concessa dal tempo, che tutto trascina in fondo alla valle dopo averci illusi di risalire una china.
Chissà quanta polvere sul tuo ves... |
Izabel Nevsky
 |
|
|
La mia prima fragola
Il proprietario del bar si chiamava Boris. Era un uomo corpulento, burbero e anaffettivo come mio padre. Nella pausa del pomeriggio si rinchiudeva nello sgabuzzino sul retro, dove aveva una scalcinata brandina. Due volte la se... |