Che il prezzo fosse esagerato lo sapeva da sé. L’aveva buttato lì vedendo i suoi occhi accendersi di quella fiamma che aveva imparato a riconoscere. Mica l’aveva cercato lei, no? Dunque, tanto valeva provarci. Aveva aspettato che le passasse vicino ...
Miele di acacia
Abel Wakaam
E' settembre, nel parco e sotto i ponti, nel cielo stormi di foglie morte sorrette da un alito di vento. Nell'aria tersa del mattino solo il rumore dei miei passi e il tonfo del mio cuore, mentre attraverso il parco, ricamato di panchine, uniche macc...
Blu
Madamesnob
Blu. Oceano che rifrange. Onde sottili, increspature a raggiera che mi solleticano le spalle, rigano lunghe le braccia, aprono le mani. Bagliori liquidi che scavano lenti, riflessi di una personalità sicura, arrogante, a tratti forse sprezzante.
Lo ...
Sulla sedia
Rosye
Sono tornata da poco dal supermercato. Sudata, stanca, e in più in macchina quel maledetto sacchetto pieno di bottiglie (me l’aspettavo, l’avevo piazzato male sul sedile) è franato accanto a me alla prima frenata. Tutte le birre sono andate a infilar...
Gli scalini
Mark
Non ho mai amato sedermi su quegli scalini, quei tre scalini che si trovano per le strade siciliane, intorno ai quali molte persone trascorrono le ore serali degli afosi mesi estivi; ma saltuariamente mi facevo coinvolgere e, a dirla tutta, da qualch...
Tu ridi
Rossogeranio
Il tuo sonno si è fermato al centro del primo circolo putativo.
Immagini cose che non vorrai più vedere.
In un sogno pregno d’ancestrali abbozzi nello schema di possibilità, ti muovi in modo così squisitamente maschio, che ogni donna lotta e pena, ...
A. Z.
Madamesnob
A e Z. L’alfa e l’omega. E nel mezzo, la profondità dei tuoi occhi bui.
Sono giorni che provo a navigarli. Invano.
Non possiedo parole a sufficienza per descriverne l’ombra densa.
O forse non le so usare: si affollano come goffi fantocci, si scava...