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          | Demoni di lussuria e forse d'amore |  
        
          | Morgause  |  |   | I tuoi occhi severi dentro i miei mi costringono a guardare altrove.
Non riesco a sostenere il tuo sguardo.
Da-ni-el: tre sillabe  a formare un triangolo vocale, il ni  si insinua in fondo al palato  accarezzato dalla lingua.
Come vorrei che al po... | 
        
         
          
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          | LaPassiflora  |  |   | Alla fine della scuola Carina arrivò a casa e riprese a leggere il libro del momento: “Il pozzo segreto”. Il senso della libertà provata cominciò a scorrere nuovamente in lei.
Carina doveva capire.
Non era esistita più alcuna verità oggettiva da qu... | 
                
 
    
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          | Madamesnob  |  |   | Ci sono momenti in cui più gente c’è, più sento silenzio. Quando il rumore assume un carattere indefinito e i suoni si perdono in esso senza più riuscire a mantenere la propria individualità, il frastuono si annulla. Tutto convoglia in un magma scuro... | 
        
         
          
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          | Thor Vantek  |  |   | No, dicono i braceros, una donna battitore no. Chi ha mai visto. A casa devono stare le donne. A far da mangiare e fare bambini. Non è un lavoro da donna, il battitore. 
Intanto procedono... | 
                
 
    
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          | Rossogeranio  |  |   | Lei, lentamente, allunga la mano per piegare la maniglia della porta, volta lo sguardo verso un fascio di gigli di rosa e chiudendo gli occhi, prega: “Dimmi di restare”.
Le basterebbe una passeggiata in riva al mare o magari bere una birra ghiacciat... | 
        
         
          
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          | Rossogeranio  |  |   | La noia è uno zoom impietoso sull'epidermide del foglio. 
Ad ogni istante si dilata e cresce come i pori della carta pergamenata del mio diario.
Da quelli neri in alto dove si erge la linea occulta della Luna a quelli rossi e spessi in basso, che s... | 
                
 
    
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          | Darlply  |  |   | Si alzò, infilò una vestaglia femminile, le scarpe di cuoio ed uscì in cucina.
La vetrata stampava un'alba sovraccarica di gelo e luce.
Evitandola, si trovò a controllare su un fianco la fiamma accesa sotto il caffè, appoggiato alla cucina a gas.
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