Come fanno -credo- i nuovi del forum ho letto moltissimi post in archivio. Uno mi ha molto colpito... da mozzarmi il fiato, questo scritto da Farfallina.
"Lo incontriamo e lo riconosciamo subito. E' curato nell'aspetto. La sua forma fisica ci parla di lui. Di come abbia tenuto di conto di quel patrimonio che la natura da una sola volta. I suoi occhi hanno spolverato tutte le miserie umane. Il suo cuore ha gioito e sofferto più volte, fortificandosi. Ha lottato per affermarsi e ovunque sia arrivato è comunque stata una conquista. Molte donne lo hanno forgiato e molte lo hanno usato. Il suo sguardo su di noi non è quello del mediatore di vitelli che soppesa la bestia, ma quello di un uomo vero che ci trasmette la sua identità. Ammirazione e dolcezza. Apprezzamento e slancio. Con un colpo d'occhio ne valutiamo l'età. Quella giusta è per me è fra i 45 e i 60. E' allora infatti che il frutto è maturo al punto giusto. Il sole della tarda Estate ne esalta i sapori e la fragranza. Con lui le manfrine femminili servono a poco. La comunicazione è matura, come maturi siamo noi e lui. Sappiamo cosa vogliamo e possiamo darci. Sappiamo come imbandire la mensa. Amiamo tutti e due i sapori forti, speziati. Gli effluvi orientali asprigni. Quell'odore che sale dalle nostre vulve accitate e dal suo pene eretto...che stordice...che ci ricorda la nostra animalità. Lo sappiamo esperto e ci affidiamo a lui e senza alcun pudore prendiamo ciò che lui prende. Ha talento e pazienza. Ci inquadra quasi subito e ci fa raggingere subito la condizione giusta per avviarci all'orgasmo. La sua lingua è maestra, davvero esperta. Non un nervoso e inconcludente andar per caso, giusto per farci piacere, ma un capace e ben studiato piano che sa come far crescere in noi il desiderio. La sua lingua -a quell'età- è la valida spalla della sua spada. Da giovane la spada colpiva più e più volte, rapida, troppo bramosa per pensare a noi. La sua ora no. La sua cerca l'affondo mortale, spesso unico colpo. Il terreno lo preparano la sue spalle: la lingua e le mani. Affida a loro la resa del nostro corpo che si protende in attesa del colpo mortale...che finalmente arriva accolto da grida sconnesse. Il suo dito nel nostro culo studia dalle contrazioni il grado di prontezza a cui siam giunte e sceglie il momento giusto. E le sue mani...non rapaci artigli, ma sapenti ruffiane che san dove toccare, racchiudere, carezzare, frugare, solleticare, sollecitare. Gli siam grate della sua maturità. E' in quell'età che io ho fissato il giusto grado di maturazione del mio uomo ideale, dopo averlo saggiato di tutte le età. E voi, amiche care, di che età vorreste il frutto ideale?"
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