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Racconto n° 137
Autore: Monella the Velvet Octopuss Altri racconti di Monella the Velvet Octopuss
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La dottoressa
Avevo uno studio dentistico qualche anno fa e ci lavoravo insieme ad un collega, avevamo una segretaria che faceva anche l'assistente e l'ambiente era informale, tranquillo, ci tenevamo molto a mettere a nostro agio i nostri pazienti. Non amavo il solito camice bianco, usavo, in estate un abitino chiaro sopra il ginocchio, con una generosa scollatura, maniche corte e spacchetti laterali e spesso non portavo nulla sotto.

Mi piaceva vedere come spesso, gli uomini e non solo, affondavano occhi vogliosi nel mio decolleté, mentre mi avvicinavo a loro, respirando il dopobarba o profumi femminili a volte troppo intensi. E' inevitabile, in questo lavoro, il contatto fisico, spesso mi appoggio decisamente sui miei pazienti, gli accarezzo le guance, li prendo per mano, sfioro il seno alle donne, anche solo con un gomito, e mi diverto vedere il leggero imbarazzo in qualche paziente con un timido rigonfiamento nei pantaloni.

E' Luglio, e a Milano fa un caldo bestiale. Non abbiamo il condizionatore ancora installato e solamente la grande ventola sul soffitto ci aiuta a sopportare la canicola. Sono due mesi che a cadenza bisettimanale, una giovane donna, Luisa, ha iniziato una cura di restauro conservativo da me.
Me l'ha mandata una amica, che so, dichiaratamente lesbica. Sono mesi che parlo con lei dell'effetto che ultimamente certe mie clienti hanno su di me. Mi ritrovo eccitata, nello scoprire che anche qualche donna si sofferma sulla mia scollatura, che provo brividi a sfiorare loro il seno, che mi accorgo di essere eccitata e bagnata all'idea dei loro occhi su di me, più volte in bagno mi sono masturbata pensandoci, mentre magari loro erano di la, sedute ad aspettare il loro turno. Mah, che periodo strano.....

Ma torniamo a Luisa ....35 anni, una bella donna, un fisico oversize, una bellissima bocca, carnosa, piena, due seni prepotenti, che spingono la camicetta verso i me, tutte le volte che mi avvicino. E' veramente incantevole, ha sempre una battuta arguta, gli occhi pieni di vita. Sono settimane che penso a lei, che conto i giorni sull'agenda pensando al nostro appuntamento....adesso gli dico che deve venire almeno 3 volte alla settimana, anzi 4 , anzi 5!! L'ultimo appuntamento è stato quasi doloroso: avevo voglia di appoggiare le mie labbra sui suoi seni, di lasciare il mio dito nella sua bocca, affinchè lei me lo succhiasse.
Decido, la chiamo e sposto il nostro appuntamento, la faccio venire per ultima, verso le sette. Arriva accaldata, nel suo bell'abitino blu, è sudata e la morbida seta cruda le fascia le spalle, i seni, i fianchi....la faccio sdraiare sulla poltrona...lei è tranquilla, come sempre, mi regala un sorriso e io mi tuffo nei suoi begli occhi nocciola, per non guardare il suo seno e i capezzoli che, grazie ad un brivido si fanno duri e premono contro la camicia...il mio braccio si allunga per far scendere l'acqua nel bicchierino e la sfioro piano, lei si sistema sulla poltrona e mi viene incontro..oddio....come faccio a resistere...le prendo tra le mani il viso e contemplo il lavoro che le sto facendo, mi avvicino piano alle sue labbra e respiro il suo profumo, mi si riempiono le narici di lei, le tengo il viso tra le mani e vorrei baciarla, le sue labbra sono vicinissime adesso alle mie, e nel mentre mi rendo conto di essere eccitatissima, stringo le gambe, muovendomi sulla poltroncina e mi accorgo di essere bagnatissima, sento il mio sesso che pulsa. Resto ferma così, a contemplarla, aspetto un gesto, un cenno, per fare la prima mossa.
Mentre inizio, lentamente con uno strumento ad esplorarla delicatamente, lei allunga le mani sulle sue cosce, il vestito preme sui suoi fianchi e il monte di venere appare in tutta la sua prominenza, mi sembra quasi di vedere il movimento del pelo pubico li sotto, lei inarca la schiena, la sua mano si appoggia sulla mia e rimane li, mi stringe delicatamente, si sposta e mi sussurra.."dottoressa, non mi farà male vero?" "no, Luisa...e come potrei????" la sua mano rimane sulla mia, la sposta dolcemente e se l'appoggia sul seno, mi avvicino a lei, lei
allunga il collo e posa le sue formidabili labbra sul mio seno, fa scorrere la lingua caldissima e bagnata tra i miei seni, me li prende in mano, mi apre il vestito e comincia a succhiarmi i capezzoli, me li stringe, me li morde delicatamente, mentre io le accarezzo piano il pube, allungo la mano e le sollevo il vestito, è senza slip, come me, è bagnatissima, come me, la sua figa è li pronta e lei spalanca le gambe, faccio scorrere il seggiolino verso i suoi piedi, mi inginocchio sulla poltrona e mi tuffo tra le sue gambe, dalla pelle delicata, respiro il suo profumo, inizio a leccarle prima piano, poi più velocemente il clitoride, mentre le mie dita si insinuano dentro di lei, due dita in quella voragine vogliosa e luccicante, il pollice nel buco piccolo, dopo averglielo preparato ben bene leccandolo a lungo, affinché anche lui si dischiudesse, pronto a prendere quel piacere che tanto aveva desiderato.

Gode a lungo, sussurrandomi ogni sconcezza, viene due volte di seguito, scossa da brividi di piacere, poi rimane un lungo istante con la schiena inarcata, mi guarda con quegli occhi scintillanti, sorride, mi prende le mani e comincia a succhiarmi le dita, una a una, si mette a sedere e mi viene di fronte, aprendo le gambe mi tira a se, comincia a baciarmi, ha una lingua caldissima e mi lecca partendo dal collo, sul seno , in mezzo a esso tenendomelo stretto, intorno ai capezzoli, velocemente, e poi più giù, intorno all'ombelico, mi alzo, non resisto più e comincio a toccarmi, prima piano poi sempre più velocemente, furiosamente, lei mi viene dietro e mi lecca tra le gambe, sulle cosce, mi piego mi apro a lei che con la sua lingua esplora, che con le mani accarezza, si insinua, appoggia tutto il suo corpo su di me, sento i suoi seni premere sulla mia schiena, mi abbraccia da dietro e mi prende le mani, me le preme sul seno e mentre mi massaggio il seno, lei continua a masturbarmi, una mano è tra le cosce e una sfrega il mio clitoride, le gambe mi cedono, vengo li, in piedi, con lei dietro di me che ansima e si muove in un ritmo lento.....

Luisa venne tutti i pomeriggi, per un mese intero, alle sette.

Monella the Velvet Octopuss

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