Racconti Erotici - RossoScarlatto Community
RossoScarlatto Community
.: :.
Racconto n° 1888
Autore: Madamesnob Altri racconti di Madamesnob
Aggiungi preferito Aggiungi come Racconto preferito
Contatto autore: Scrivi all'Autore
 
 
Lettori OnLine
 
Romanzi online
 
Manniquin
Brehat
Rebel
Friends
Orchid Club
Menage a trois
Remember
The best
Destiny
My Story
 
 
Burro spezzettato
Credo di poterti dire che è stato uno dei tre orgasmi più intensi che ho mai avuto. In dieci anni che faccio l'amore.
Ne ho avuto il sospetto subito. Sentivo che qualcosa di diverso stava accadendo.
Quando ti ho baciato, scomoda, girandomi verso di te ma lasciando le gambe in avanti, torcendo la schiena in modo innaturale solo per raggiungerti... Quando l'ho fatto, attratta dalle tue labbra socchiuse - potrei re-innamorarmi di te ogni giorno solo guardando quelle, lo sai vero? No, forse non lo sai, ed è meglio così -, ho sentito quel senso di vuoto, di caduta, di piedi che galleggiano senza peso. Non ho chiuso gli occhi, l'han fatto da soli, inermi sotto quell'onda improvvisa, serrati come a proteggersi da una luce troppo forte.
La mia lingua nella tua, - nella - sì, non so dove, come, con che ritmo, ma son diventate una. Non ho aperto gli occhi per... per quanto? Esisteva il tempo forse? Non credo. Si è fermato con le nostre bocche. O forse si è dilatato all'infinito, un lago immobile e silente.
Braccia, gambe, ventre, cuore. Tutto si mescola e per la prima volta dopo tanto tempo non sto ascoltando niente. Non so se ho rabbrividito, non so se mi sono spostata, se mi sono bagnata, se ti ho stretto o solo premuto, se ti ho preso tra le dita. Nulla, non so nulla.
E' stata emozione pura, fuori dal reale, fisica e non fisica assieme, un'onda di energia che mi ha portato via per un intervallo indescrivibile... prima che il lago tornasse fiume e riprendesse a scorrere.

Ho sentito l'orgasmo arrivare. L'ho sentito nettamente. E invece di fermarmi ad ascoltarlo in ogni increspatura, ho aperto gli occhi sul muro bianco, consapevole che non avevo bisogno di concentrarmi, di lasciarmi andare, perché la sua forza, questa volta, mi avrebbe colpito in pieno. Mi ha tenuta sospesa a lungo in un piacere quasi insopportabile e quando credevo calasse è salito improvviso frantumandomi senza appello.
Come un panetto di burro congelato da tempo mi spezzetto in scaglie taglienti che lente iniziano a sciogliersi.
Mi sto perdendo, lo sento, l'orgasmo fatica a scemare e io mi scioglierò qui, su di te, burro sul tuo sesso duro.

Ma poi mi raccogli, ti muovi e mentre con la testa e gli occhi chiusi riposo sulla tua spalla, continui a scoparmi. E quando il piacere arriva per te, un inaspettato secondo orgasmo, ora leggero, dolce di unisono, mi fa aggrappare a te e tornare a terra, qui, sul divano rosso di velluto.

Qualcosa si rompe dentro, in un punto che non focalizzo tra sterno e stomaco, o forse è più giù, dentro l'intestino... Non lo vedo, ma sento il suo crac. Una corazza che si spezza.
Scoppio in un pianto incontrollato, singhiozzo, le lacrime ti bagnano il viso e le mie convulsioni ti colpiscono fino al sesso.
Quell'acqua salata esce come un boccone avvelenato e una frase fluida, di burro morbido e compatto, mi esce dalla gola... "Mi sei mancato".


Madame

Madamesnob

Biblioteca
 
Community
Redazione RS
Biblioteca

Biblioteca

 
.: RossoScarlatto Community :.