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Racconto n° 2487
Autore: Alemar Altri racconti di Alemar
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Inchiodata al muro
Oggi no.
Niente parole dolci, niente sussurri, nessuno sfiorare di pelle.
Oggi ho voglia di essere inchiodata al muro. Quindi fammi un favore tesoro, posa il bicchiere e datti da fare, perché sono solo carne.
Che bagnata, pulsa. E chiama.
Vieni qui, e non guardarmi così strano; sono la solita donna, quella con la quale hai condiviso fino ad oggi, miele.
Avvicinati senza esitare, perché ho voglia di slacciarti i pantaloni e riempirmi la bocca. Quante volte lo avresti voluto? Decine e decine...
E allora che aspetti? Vuoi che mi avvicini io? Va bene tesoro, sono qua.
Eccola la tua femmina mentre fa quello che non hai mai chiesto.
Ed ora lo faccio. Senza darti il tempo di pensare.
Sono la donna alla quale avresti voluto chiedere - succhiamelo, baby - guardandomi fisso negli occhi.
Ecco, lo faccio. E lo faccio anche bene.
Un pompino in piena regola, con annessi e connessi.
La senti la mia bocca? Affamata, non trovi?
Ho voglia di scoparti con questa bocca, ho voglia di succhiarti via l'anima attraverso un paio di labbra calde e pretenziose.
Non ce la fai a tenere il ritmo, vero tesoro?
Mi bastano pochi colpi di lingua ben piazzati e mi inondi il palato, la gola; mi imbratti la faccia.
Ed io me lo bevo tutto il tuo sguardo, ipnotizzato davanti alle mani che spalmano sperma su centimetri di pelle scura.
Tesoro, tranquillo. Riprendi fiato perché ne voglio ancora, ma questa volta ti prego, domandamelo.
Anzi no, prenditela la mia bocca e scopala. Scopala forte.
Appena sarai di nuovo carico, fammi un favore.
Prendimi e inchiodami al muro. Fallo ora per tutte le volte che lo abbiamo immaginato.
Non preoccuparti di quanto sono bagnata.
Alzami la gonna e sposta lo slip.
Scopami.
Pompa forte, pompa duro.
Un cazzo fra le gambe, è tutto ciò che desidero oggi.
Nessuna parola dolce, nessun sussurro.
Solo odore di femmina che si lascia prendere perché le piace.
Bravo tesoro, sei proprio bravo..
E vai avanti fino a quando non ti urlerò il mio orgasmo, perché se ti fermi prima, ti uccido...
Oggi godo io, a modo mio, inchiodata al muro.

Alemar

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