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Racconto n° 2626
Autore: Malodo03 Altri racconti di Malodo03
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Camminando nella notte
La luce giallognola dei lampioni rischiara il viale allungando le ombre di chi vi sosta.
Lei passeggia avanti e indietro per proteggersi dal freddo intenso. La gonna in finta pelle è talmente corta che le natiche sono completamente in mostra mentre il seno fuoriesce dalla stretta blusa. Le calze a rete arrivano fino a metà coscia lasciando scoperta la parte che si congiunge con il suo sesso. E' vestita con poco, per offrire il suo corpo con volgarità.
I tacchi altissimi la fanno traballare incerta mentre percorre il viale costretta a scostare con i piedi, di tanto in tanto, le foglie cadute dagli alberi ormai spogli.
Il viso eccessivamente truccato mette in risalto una bella bocca carnosa e grandi occhi azzurri senza riuscire a nascondere la fragilità dei lineamenti, la purezza della pelle, la giovinezza.
Lei è una giovane donna vestita da puttana, che si vende sulla strada come una puttana, perché ha imparato presto che il suo corpo è l'unica cosa che possiede, l'unica cosa veramente sua. Concedersi ad uomini rozzi, ad uomini eccitati dal possedere il suo corpo, è il prezzo da pagare per conquistare la libertà.
Mentre passeggia ha un solo pensiero nella mente, andare via da quel marciapiede lurido, mangiare un gelato, vedere un film, tenere per mano un ragazzo da amare. Cammina guardando le coppie in macchina che si baciano, che si abbracciano, e si sente perdutamente sola. Lo sa che gli sguardi delle altre donne sono carichi di disprezzo nei suoi confronti e allora, sfrontatamente, allarga le gambe e si lecca le labbra per incitare i loro uomini a desiderarla. Se solo sapessero quanto desiderio ha di entrare dentro una di quelle macchine, di raggomitolarsi al caldo, di lasciarsi accarezzare teneramente, forse la temerebbero ancora di più.
Le scarpe le fanno male e le sue mani sono ghiacciate, ma continua a camminare avanti e indietro ancheggiando sfacciatamente finché un uomo si ferma accanto a lei. Il tepore che giunge dal finestrino abbassato le fa desiderare di scaldarsi e riposarsi un pò. E' un cliente che non si può rifiutare, qualsiasi cosa chieda.
In fondo anche questi uomini sono soli e vagano alla ricerca di un inganno che dura sempre troppo poco per loro e troppo a lungo per chi deve soddisfarli.
Lei è giovane ma la sua bocca è esperta. Sa come prenderlo in bocca, come succhiare, aiutandosi con la piccola mano infreddolita. Pochi minuti e il piacere le scivola nella gola seguito dal disgusto di un sapore non gradito.
Di nuovo il buio, di nuovo il freddo, l'attesa di un altro compratore di illusioni.
Non andrà sempre così bene, ci saranno anche le volte in cui dovrà sentirsi riempita fino al ventre, aprire le gambe e accogliere dentro di sé il sesso di qualcuno che ha voglia di fottere. Ha imparato anche a mentire con il corpo e con le parole, ad usare i gemiti per affrettare l'orgasmo, a muovere la lingua nell'altrui bocca sguaiatamente.
Sa addirittura sognare, con la testa abbandonata sul sedile di un'auto qualsiasi, mentre le mani degli uomini le frugano in mezzo alle gambe per trovare la strada umida della sua fica. Talvolta il sogno è simile a quello di altre sciagurate come lei, poter comperare un vestito e un paio di scarpe comode e andarsene in giro inosservate.
Invece in molti ricorderanno i suoi seni costretti da maglie troppo scollate, le natiche sode appena coperte da gonne troppo corte, le lunghe gambe infilate dentro le calze a rete. Anche il suo profumo scadente resterà nelle loro narici per farli sentire vigorosi, orgogliosi della propria mascolinità mentre lei avrà soltanto desiderio di dimenticare presto il loro odore.
Nella borsetta ora ci sono le banconote che la illudono di poter comperare un pezzetto di libertà. Non sa, o non vuole sapere, che la libertà non ha prezzo.
Finirà la notte, i fuochi saranno spenti, le foglie torneranno a coprire il marciapiede. Di giorno le lucciole non possono splendere, scompaiono, e nessuno si chiede dove vadano a nascondersi.

Malodo03

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