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Racconto n° 2768
Autore: Malodo03 Altri racconti di Malodo03
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Sinestesia
Lasciarsi trasportare altrove da un raggio di luce. Fosse possibile.
Oltremodo, oltretempo, conquistata da una rinnovata passione.
Adesso dita ruvide accarezzano la mia pelle.
Non era questo forse che volevo?
Una lingua asciutta lecca parti di me, scivolando poi, viscida, violando laddove io attendo.
I seni protesi in alto, il ventre morbido, le natiche strette contenute nei fianchi che desiderano abbandonarsi.
Un attimo, forse un'eternità, gli aliti restano sospesi mentre gli occhi fissano quelle luci dorate, intense, che donano brividi.
Sussurri, gemiti, incoraggianti parole che diventano grida, donarmi confluendo negli umori profumati che mi avvolgono.
Le mani si intrecciano torcendo i peli del pube. Infine cercano, e trovano, la strada bagnata che conduce al centro delle mie pulsioni.
Il sudore, gli odori, i suoni, si mescolano amplificandone il significato.
Il languore si trasforma così in desiderio di possesso, in furia. I denti diventano strumenti di piacere, donano morsi di un'altra fame. Anche le unghie cercano di possedere graffiando ripetutamente, lasciando solchi laddove si posano.
Attendo l'istante in cui non ne potrò più, attendo che il magico incanto svanisca per offrirmi indifesa.
Ora, adesso, il centro del mondo sei tu che entri dentro di me gridando il mio nome.
I tuoi occhi sono chiusi mentre io non posso smettere di guardare il movimento del tuo corpo sopra il mio. Un colpo dietro l'altro ti accolgo cercando di trattenere la tua lingua nella bocca .
Non mi basta. E' il tuo sesso ora di cui voglio godere. Mi sottraggo da te afferrando con la mano quel membro rigido che devo leccare confondendo odori e sapori di te e di me.
Magica sinestesia.
Stringo, succhio, lecco. So che mi devo fermare, so che non potrai andare oltre. Caldo, fluido, denso, il tuo piacere mi cola infine nella gola.
Il mio piacere non può attendere.
La tua lingua ora è umida, affonda tra labbra calde e appiccicose. Mi struscio debolmente sotto i tuoi denti lasciando che la lingua si insinui dolcemente in me. Le tue labbra afferrano il clitoride. Ora ti chiedo di succhiare, di stringere, di infilarmi un dito dentro, tutta la mano.
Inaspettato arriva ancora il tuo sesso e le porte di luce si aprono davanti ai miei occhi. Lampi colorati trafiggono gli sguardi di noi abbracciati.
I sussulti si compiono, le urla giungono, le lingue si placano. Il piacere cola dentro e fuori di me.
Gli occhi sono chiusi adesso e i pensieri rincorrono altri ricordi.
Lasciarsi trasportare altrove da un raggio di luce. Fosse possibile.

Malodo03

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