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Racconto n° 3940
Autore: Aedocieco Altri racconti di Aedocieco
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Μεταφορά (io trasporto)
Appena sorta ha chiamato i miei occhi nel cielo, per gettare la sua rete nel mare pescoso. La sua luce hanno fissato i miei fari perplessi e spenti da tanto lucore. Brillava, stasera la splendida falce, dimentica del fervente rumore che disotto brulicava sulla tonda scorza terracquea. Fedele compagna le era una piccola stella poggiata sulla coltre argentata. Mia piccola stella brillavi. Oh, come brillavi...
Sapevo che c'eri, ma non ti potevo ammirare, lontana com'eri. Serrata nel cuore, però, rimanevi. Affranto, non sapevo che fare a che santo votarmi. Non nascondo che ho pregato nel profondo dell'animo di poterti ascoltare, di vederti parlare, solo tu la conversazione sai portare. - Ho letto stamani un articolo di Bocca, il vecchio Giorgio, che se la prendeva col modo volgare del nostro linguaggio. Diceva tra l'altro che il termine - solare - ormai è abituale per una giovane donna indicare, senza sapere cosa contiene. Mi ha ricordato una frase a me nota per indicare la tua fase lunare. A me pareva bella. Sai, l'età distorce e il senso del bello è mutante. -
Ho pensato di rompere gli indugi e salire nel freddo siderale per poterti abbracciare. La mia scala era corta eppure io l'ho dilatata, allungata, tirata, fino a strapparla dalla sua sede naturale, fino a sentirmi male e a te mi sono avvicinato. Agitato, salivo leggero, pian piano che il piacere di prenderti aumentava. Socchiudevo gli occhi, per poterti vedere nella nudo biancore del tuo corpo innevato. Saliva il piacere, sentivo il tuo fiato finché non ho cercato di prenderti al volo, di stringerti al petto. Incauto, in quell'incerta fase il controllo ho perduto e caduto di colpo il turgido effetto ho pianto lacrime amare mentre si sperdeva nel vuoto il seme imbiancato, inutile orpello di svuotata canna. Più vicina però è servito a renderti un po'.
Più calmo, convinto che ormai solo quello mi resta da prendere al volo, mentre la mente più ardita si fa e costruisce mille piani per renderti reale, per trasportarti accanto, ti dico soltanto: - A presto, mia splendida stella. -

Aedocieco

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