Avvicinata.
Rivista.
Ed impadronita sdegnosa ed audace senza lasciar traccia di sé, nemmeno dopo un'ora o una notte intera.
Questa o quella nota stonata non fa la differenza dentro ad un mattino di specchi riuniti ai ricordi di fiori gialli, come le mie carezze timide, forse stupide.
Specchi riuniti ai ricordi.
Tutte quelle sere di parole nuove vestite di vecchi incisi. – Si, lo so.
Tutti quei sorrisi di vaniglia e labbra da mordere. – Ti desidero.
Bella e seducente.
Cortese e profumata.
Passione e mente.
Signora ed elettrica dama di bronzeo alone.
- Questa foto è il tuo ritratto per quella cornice che ricordo con immenso piacere?
Scriverò ora con lo stile che più si addice alla memoria del tempo trascorso insieme ai tuoi gesti ed alle tue parole che, ancora una volta, hanno sciolto l'anima portandola a chiaroscuri come nei dipinti d'autore, che mai si possono sciupare o smettere come vestiti passati di moda.
Siamo passate di moda?
O siamo, come dire, senza tempo?
Rispondi ti prego a domande incatenate come fossero atomi...
Bombardamento a tappeto su pensieri in embrione, chi si salverà?
Il tempo.
Solo il tempo ha la capacità di svolgere il proprio ruolo con destrezza e sagacia.
Tempo – Fuoco – Amore. –Follia?
Credo di aver vissuto attimi di sublimazione estrema mentre guardandoti ancora una volta negli occhi, hai assunto quell'atteggiamento che non ti fa capire se...
E credo di poter dire con esattezza che quegli istanti di luce ed inquietudine, mi hanno distratto dalle linee rette che posseggo da tempo, per portarmi a scoprire il cuore, cosa che non sopporto più di fare.
Il tempo è stato nemico?
Nemico che non combatte le altitudini dell'erotismo. – Quote altissime ed irraggiungibili.
Tempo paradosso.
Cuore che non vede e non vuole vedere. -Altrimenti?
- Signora, ora ascolta. Se un'anima crede e giura e sta nelle pieghe della verità e della sincerità e della mano che si porge per essere stretta nella propria, con dolcezza, con affetto.
Come lasciare quel'anima senza due smeraldi di luce?
Senza tempo.
Senza lampi.
Senza bramosie.
Senza catene.
Senza presunzione.
Irriverenti ed acide lame di passato, pendono ora nell'oblio di una vecchia e buia soffitta per essere gettate e mai più ascoltate.
Tutto ciò che ora si intravede sta nelle stelle dei tuoi silenzi. Ripetuti ed innumerevoli.
E sarà invano questo mio dire, lo so. – Vattene.
Ma al riparo dalle mie contraddizioni, prepara il tuo sguardo, Signora.
Sto arrivando.
Thierry59