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Racconto n° 4870
Autore: fantasypervoi Altri racconti di fantasypervoi
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L'amore riflesso
o una finestra affacciata sul parco dell'amore.
>L'ho chiamato così per che la notte vive di vita propria e si trasforma in
un'
>alcova all'aperto per coppiette in calore.
>Niente di strano, luoghi appartati per coppie esistono da sempre.
>Già...ma devono essere appartati, non binocolati o scrutinati
>involontariamente o, come nel mio caso, guardati appassionatamente.
>Vorrei precisare che non sono sempre stato un guardone o Voyeur che si dica,
è
>la vita che è strana, un giorno ti trovi a guardare qualcosa che ti eccita e
>poi, ti accorgi che non ne puoi più fare a meno, aspetti quei momenti come
>essenziali e ti accorgi che la tua sessualità, è coinvolta diversamente.
>Lo so, non sta bene...
>Lo so, non è bello...
>Vivo di vita impropria appagandomi di felicità non mie, quindi, è sbagliato.
> Ho provato a convincermi dei miei bassi profili emozionali, mentre la mano
>accarezzava il mio sesso nel tentativo di rubare un godimento riflesso.
>Niente da fare... ho dovuto arrendermi nella battaglia con la coscienza e
>accettare il verdetto definitivo, - Non posso fare a meno di vivere
>passionalmente i loro momenti -
>Cerco di giustificarmi pensando a quante coppie esibizioniste esistono, a
>quanti si mettono in mostra e, a quante varianti ci sono nell'ambito
>dell'erotismo, ma, so che sono tutte scusanti per mettere a tacere i miei
sensi
>di colpa.
>Amo le tenebre per quello che mi danno e per quello che mi fanno vivere.
>Il mio piacere nasce con la fine della vita quotidiana: mi spoglio degli
abiti
>da professionista serio, integerrimo e mi vesto con quelli della passione.
>Ogni rumore o movimento notturno tra le piante del Mio parco, sono sussulti
di
>libidine per il mio desiderio.
>Prima ancora di vedere, mi eccito nell'immaginare.
>Sono come un bidello in una scuola, conosco tutti, la differenza, è che io
>invece di tutelare l'ambiente, mi approprio dello stesso.
>Indirettamente, conosco i guardoni che si appartano da vicino, nascosti
dietro
>piccoli ripari e, conosco le coppiette, quelle alle prime armi( per me le
più
>eccitanti) quelle abitudinarie e quelle che vengono appositamente per essere
>guardate o per guardare.
>E tutto attorno il resto del mondo: prostitute, omosessuali, drogati,
>spacciatori, vittime e carnefici.
>Un mondo nel mondo.
>Stanotte la luna, è piena, quale occasione migliore per vivere la mia vita
>insieme a loro.
>Il mio sguardo si posa su una coppietta di ragazzi mai visti, avranno circa
>vent'anni, si vede che sono nuovi del posto, si guardano sospettosi intorno,
>cercando un luogo più intimo e sicuro, distante da tutto e tutti, nel
tentativo
>di scambiarsi effusioni proibite: alla fine decidono di fermarsi tra alcuni
>boschetti effettivamente fitti, il posto ideale per non essere visti da
occhi
>indiscreti che guardano dal basso.
>Ecco la fregatura dell'inesperienza!
>Nella loro ingenuità non pensano che possa esistere il ladro di emozioni
>professionista, troppo presi ai loro piaceri intimi come è giusto che sia
alla
>loro età.
>Il vantaggio di essere al terzo piano di questo triste palazzo, è la visuale
>dall'alto verso il basso, la fitta boscaglia non esiste e tutto, è chiaro
con
>l'attrezzatura ideale.
>Pochi sanno o non vogliono sapere che esistono microfoni direzionali e
>riflettori d'immagini notturne.
>L'armamentario perfetto del buon guardone.
>Con pochi euro si può tranquillamente vivere la vita degli altri, nutrirsi
>di emozioni alle loro spalle creando un connubio dei loro piaceri a loro
>insaputa.
>I ragazzi, hanno deciso che il luogo erboso bagnato dalla prima rugiada
della
>sera, sarà per pochi intensi minuti, il loro talamo .
>Guardo i loro volti e penso che sono come il resto dei milioni di ragazzi
che
>popolano questo mondo, visi anonimi come i loro vestiti.
>Scruto i movimenti delle mani che nervosamente toccano e stringono
>confusamente, vedo i baci furiosi e sento i languidi gemiti diventare
sospiri
>nell'irruenza dell'azione.
>L'eccitazione sale violenta come l'azione che guardo.
>Poca poesia, tanto erotismo, molta passione.
>I seni escono allo scoperto sotto l'attacco del ragazzo e i calzoni si
>abbassano, mentre le sottane si alzano, Il tempo, è poco, la voglia, è
tanta,
>il pericolo del posto alla portata di tutti, è molto.
>I corpi si uniscono creando balli timorosi di Dio, i rumori soffusi attirano
>balordi in agguato con intenzioni molto peggiori delle mie.
>Vedo avvicinarsi quattro personaggi che cercherei di evitare tranquillamente
>di giorno, so già cosa succederà nei prossimi minuti, è un deja vù letto e
>visto in televisione e raccontato spesso da chi sa ma non dice per paura.
>Pochi attimi e l'amore diventerà tragedia.
>Che fare se non quello che faccio sempre nella mia quotidianità.
>Smonto la sceneggiatura erotica e monto quella dell'eroe.
>A malavoglia riprendo gli abiti da lavoro, la divisa da poliziotto mi ha
>sempre donato.
> Mi precipito giù per le scale e corro urlando verso il misfatto, giusto in
>tempo per vedere scappare quattro tristi figure, raggiungere e rincuorare
una
>seminuda fanciulla piangente e sentirmi ringraziare mille volte da uno
>sconvolto ragazzino.
>Sono un guardone, anch'io ai lati della feccia, che qualche volta, è
contento
>d' avere osservato...
>
>

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