-Dai che li facciamo impazzire!- Sabrina è una bella ragazza, dall'aspetto pulito e discreto, al momento non capisco cosa mi stia chiedendo ma poi le sue mani parlano in maniera esplicita. Ho sempre sognato di sentire l'odore, il sapore di un'altra donna e adesso mi si presenta l'occasione.
Ma Sabrina sta facendo impazzire anche me. Forse vuole solo giocare, fare la finta con il suo uomo e il mio che ci stanno a guardare, per creare un po' di attesa. Io invece l'ho presa in parola, mi sono messa in gioco e continuo a rincorrere i suoi movimenti: mi porge la bocca e io cerco la sua lingua; si allunga sul divanetto e io mi infilo tra le sue gambe... e intanto qualcuno ci spia.
Non sono solo i nostri rispettivi uomini, che cominciano a sentirsi esclusi, ci sono anche presenze furtive a spiare dal giardino buio, attraverso i vetri delle finestre. E' una sensazione di nudità ancora più forte, con quell'introspezione.
Molto eccitante la nudità, abbraccia sensazioni oltre la pulsione sessuale, è quasi paura, perchè fa sentire totalmente disarmati e facili prede. Prede anche di sè stessi, perchè, a questo punto, non abbiamo più nulla da perdere e possiamo abbandonarci a chissà quali avvenimenti.
La luce soffusa e il profumo di bosco umido rendono tutto magico ed inebriante.
La desidero, lei mi sfugge. Desidero infilarmi con la lingua fra le sue cosce, succhiarla e leccarla e baciarla dappertutto e Sabrina si fa desiderare.
Finalmente due braccia forti mi strappano via da quell'agonia e mi fanno diventare protagonista di un nuovo numero.
Si, un numero, perchè, dopo un po', mi rendo conto che stiamo dando spettacolo, mi sento occhi addosso e forse anche mani. Non capisco più nulla, Tutto è stato così repentino. Sono totalmente inerme, in preda ad orgasmi multipli, arrampicata sul corpo di un uomo che non è il mio, ma che abbraccio forte per non cadere.
Credo di sentirmi urlare, come non ho mai fatto, mentre lui fa susseguire energiche penetrazioni in un movimento ondulatorio e sussultorio che pare un terremoto. Un cataclisma di piacere bagnato, un godimento che prende continuamente spunto da sè stesso: più godo e più mi eccito e più mi bagno e... chissà lui? Pare non stancarsi mai. Chissà se lo sto divertendo o è in quello stato estatico che trattiene l'orgasmo per prolungare il piacere.
Forse è durato un'ora, forse pochi minuti, per me un'eternità perchè la ricordo ancora come una delle più belle e appaganti scopate che abbia mai fatto, anche se condita dall'amaro di Sabrina e del mio uomo che si sono accontentati di un pompino tra loro.
Laura