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Racconto n° 5233
Autore: Nikitaverdeveleno Altri racconti di Nikitaverdeveleno
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Per sempre
Ha capito, sai.
Era impossibile non cogliere l'elettricità che scorre tra noi. Ci siamo salutati, ma non hai usato il mio vero nome.
...ciao, Nikita​ come stai....
Certo, il nome è alternativo, forse non l'ha mai sentito prima.
Ma se tu mi avessi chiamata col mio nome...

Me lo ricordo come fosse ieri, sai.

In quei terribili momenti non eri solo.
Eppure...
Le regole, le tue, erano sempre le stesse, niente contatti fuori dagli orari di lavoro.
Ma non ce la facevi, non riuscivi a non aver bisogno di me. Tu, testone orgoglioso ed egocentrico. Freddo e distaccato. Tu, quello che ha sempre rinnegato i nostri ricordi e ha sempre svilito ogni mio gesto.
Tu...mi cercavi. Volevi me, volevi sentirmi vicina.
E hai mandato quei messaggi. Non so se davvero tu volessi una risposta, non chiedevi nulla. Condividevi un fatto, ma nel nostro linguaggio mi stavi chiedendo...non lasciarmi solo.
Il dramma, perchè lei ha letto la mia banale risposta, che non aveva nessun significato.

Ma il nome era il mio.

E tu​ di me avevi costruito un'immagine temibile.

Ero la Donna che non potevi domare.

Le hai detto che avevi amato solo tre donne, nella tua vita.
La tua ex, alla quale lei ti aveva portato via.
Lei, il tuo amore di gioventù che avevi ritrovato.

Ed io, l'Ombra, presente ed inafferrabile.

Non una storia, non una relazione finita.
Impossibile, al di fuori di noi, comprendere il nostro legame.

Lei ti conosce, sa che ciò che ti sfida ti attrae.
Non so se ha mai capito che in realtà io non ho mai voluto il suo posto.

Ma certo leggere il mio nome l'ha gettata nella disperazione. Perchè ha capito che non ero mai svanita dai tuoi pensieri.
Ha chiamato, scritto messaggi intimandomi di sparire, di dimenticarti, te lo ricordi?

Potrebbe mai il giorno non seguire la notte?

Le nostre mani si sono sfiorate un pò piu del dovuto.
Avevamo fatto l'amore, il nostro "amore" , due giorni prima.
Ha capito chi ero, ha urlato, ha iniziato a cercare di colpirti, le parole incomprensibili erano insulti di ogni genere.
L'hai portata in quella stanza più appartata, per calmarla, furia cieca e lacrime.

Avrei dovuto lasciarvi soli.

Avrei dovuto...e invece vi ho seguiti.

Ero così gelidamente fredda e tranquilla che hai capito subito che avevo in mente qualcosa.
I nostri sguardi comunicano da sempre senza parole.
Nonostante la situazione, ho visto il lampo nei tuoi magnetici occhi.
La tenevi per le spalle.
Mi sono avvicinata.
Le ho detto...non lottare, perderesti.
Ho allungato una mano e le ho carezzato una guancia, le ho sfiorato i capelli.
Come succede ai bambini in preda ad una crisi di nervi, il gesto inatteso l'ha fermata.
Ho affondato il primo colpo.
Il mio viso vicino al suo, i miei occhi nei tuoi. Le ho mormorato...lasciati andare, gioca con noi.

Tu Diavolo tentatore, ti offrirò la tua donna che è la mia preda ora.

Lenta, ho sfiorato i suoi seni. Ha sussultato, ma tu eri dietro di lei, non poteva sfuggirmi.
Il mio sguardo adesso trafigge i suoi occhi. E' atterrita ed ipnotizzata. Assurdamente tranquillizzata dalla tua presenza.
Tu ed io bruceremo all'inferno. Le stiamo sporcando l'anima.
La pressione delle mie mani aumenta, il mio corpo la spinge contro il tuo.
Lo vedo attraverso il suo viso, sei eccitato, in attesa di scoprire fin dove arriverà la sua perdizione, fin dove la porterò.
Appoggio la lingua sulle sue labbra. Non vuole aprirle, ma non si ritrae.
È eccitante oltre misura, guardare te, a pochi centimetri da me, mentre infilo a forza la lingua nella sua bocca.
Le stai palpando il seno. Le nostre mani si incrociamo. La tocchiamo insieme.
Tu ed io.
Geme, non vorrebbe, lo so.
E di nuovo, avanzo nella mia conquista.
Le alzo il vestito..
Ti osservo perplessa...la tua donna porta i collant?
Mi sorridi. Non mi stai toccando, ma tu ed io stiamo già facendo l'amore.
Afferri la cinta di quelle calze, le strappi.
Lei sussulta.
Non mi preoccupo di sfilarle, non mi importa di lei.
Infilo le mani nei suoi slip
ha gli occhi chiusi.
Mi basta guardarti...e tu le sussurri...apri gli occhi, guarda la mia Strega.
La sento fremere. Di un odio profondo, la stai facendo soffrire. Ma anche di un piacere nuovo, sconosciuto.
Ora mi guarda, timida.
Deve essere tremendo, il mio sguardo è come il tuo, lei è doppiamente trafitta.
Voglio mettermi dietro di lei. Falla girare.
Tienila ferma contro di te. Usa la tua gamba e allarga le sue.
Ha paura, lo respiriamo entrambi.
La baci, sul collo, sui capelli​ mentre io la penetro.
Un dito, poi due.
La mia bocca la tormenta.
Le tue mani le strizzano i seni.
Lo fai come non l'hai mai fatto con lei.
Lo fai perchè tocchi lei, ma stai giocando con me.
Ansima, la tua donna. Vorrebbe resistere ma tu ed io insieme siamo perversi.
Prendo la sua mano ora.
Le lecco un dito per volta, tu fai lo stesso con l'altra mano.
Poi avvicini la tua bocca alla mia, sopra le sue spalle, lei è schiacciata tra noi.
Sdraiala sul pavimento.
Perchè a me piace sentire la superficie dura che amplifica i tuoi colpi.
La scoperai così.
Perchè ora la sua volontà è nostra.
La spoglio, poi sento le tue braccia che mi avvolgono, mi giri, mi baci. La tua lingua fino in fondo, il tuo marchio.
Mi inginocchio, la scruto. È ipnotizzata da noi, da quello che le stiamo facendo.
Ti liberi dei pantaloni, dei boxer.
Lecco le sue grandi labbra, si dimena.​ Ma non si sposta. Ti guarda mentre le tue mani iniziano a muoversì su e giù.
Le apro il sesso con le dita, lecco e mordicchio il suo bottone ormai gonfio.
Chissà, forse mi aspettavo di trovarci il tuo sapore.
Ti metti sopra la sua testa, ti inginocchi.
Le offri le tue palle, ma lei accenna solo un timido approccio.
Offri a me il tuo sesso...scivola nella mia bocca...siamo sopra il suo viso, non puo spostarsi, le sono a cavalcioni.
Vede bene come succhio golosa il tuo membro, come lo lascio affondare per poi ritrarmi, come lecco lo scroto.
Prendo la sua mano e la metto sopra il suo sesso. Di nuovo le sussurri...toccati.

Non lo fa mai?​ Non si masturba davanti a te quando fate l'amore..?

È timida, dapprima.
Le lecco il seno, faccio colare un pò di saliva e poi disegno su di lei.
E allora si, inizia il ritmo.
Sento la tua mano a carezzarmi i capelli. Sei indecente, mio Diavolo perverso. Scopo la tua donna e tu sei fiero.
Ecco, ora devi riempire entrambe.
Prima lei, non ha la nostra resistenza.
Falla inginocchiare.
Mi metto sotto di lei, la faccia sul suo sesso. La lecco, di nuovo.
Guido il tuo sesso dentro di lei.
Ormai è talmente eccitata che non fa che urlare.
Lecco la base del tuo sesso mentre la scopi.
Lei accenna solo un timido bacio sul mio sesso.
Mi tocco, cerco sollievo
Mi chiedi di alzarmi, vuoi godere guardandomi negli occhi.
Lei carponi tra noi, la sua faccia sul mio sesso...tu dentro di lei...allunghi una mano​ attiri il mio volto a te.
Sussurri il mio nome, mentre lei urla il suo piacere.
Ma tu vuoi godere di me.
Lasci che lei assapori il suo orgasmo.
In piedi, mi giri​ mi appoggi contro il muro, sei dietro di me.
Non esiste piu, lei.
Ora siamo nel nostro inferno.
Ora lei vedrà.
Lei angelo puritano che abbiamo corrotto.

Dammi la mia perdizione.

Mi alzi una gamba, appena un pò..
E poi sei nelle mie viscere.
Pompi incessante, i tuoi colpi mi fanno strusciare contro il muro.
Non sento altro che il piacere piu perverso.
Godo. Vengo, te lo grido sottovoce.
Esci da me, senza parlare..sappiamo...
Mi sdraio accanto a lei, tu inginocchiato su di me.
Inondi il mio seno, il mio collo del tuo sperma.
Non togli mai lo sguardo dai mei occhi, neppure quando intingo le dita nel tuo seme e le passo sulle labbra della tua donna.

Questo è il seme della perdizione.
Ora sarà mia finchè io sarò tua.

Avrà sempre me davanti agli occhi, ogni volta che farete l'amore, saprà che io esisto e sono la tua Strega.

Nikitaverdeveleno

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