Ho scritto e cancellato.
E poi ho riscritto e di nuovo cancellato.
Sono giorni che lo faccio. Il foglio bianco resta bianco.
Io, Gran Dama di Parole, ora le ingarbuglio, le freno, non mi fido più di loro. Non fluiscono.
O forse vorrebbero fluire troppo. E allora no, devo addomesticarle.
Ho conosciuto un uomo.
Nella maniera più banale di questa nostra Era moderna.
Perchè tu lo sai, io caccio. Mi fermo solo quando il cesto è pieno. Prediligo la varietà, non nel numero, quello mi annoia.
Nelle caratteristiche. Nel modo di porsi, in ciò che mi arriva nella conversazione, dalle prime battute che catalogo ed incasello.
So cosa voglio e nel rispetto di tutti, di solito me lo prendo.
Di solito... appunto.
Me lo dici sempre. Sono troppo controllata. Mai un inciampo, mai un'emozione che non fosse prevista. Tutto già programmato.
Mi prendi in giro, mi dici che faccio l'uomo. E che vivo il sesso con tutta la potenza del mio essere Femmina. Si, tu che mi conosci vedi le mie anime equamente divise, alleate ed in conflitto.
Quante volte hai sperato che fosse la volta buona? Quella in cui sarei tornata disarmata ed arresa, a cercare conforto nel tuo abbraccio.
Io Donna...completamente Bambina al cospetto dei sentimenti.
Tu lo sai, sai perchè. Non ne voglio mai parlare e persino con te mi chiudo, quando vuoi farmi tirar fuori...chissà che, poi.
È stata solo vita. Incasinata. Arida. Fredda.
Ma alla fine io quella bambina l ho fatta diventare Donna, no?
La custodisco. La proteggo. La nascondo.
E la imprigiono...vero? Stai per dirmi questo, ancora.
Un uomo, dicevo.
Pacato nei modi. Disilluso e disincantato. Le solite parole, uno scenario un pò trito. Quanti lo avevano detto, negli stessi giorni? Forse gli stessi che come lui hanno tentato la lusinga del "tu sei una sorpresa".
Non lo so perchè lui mi ha colpita. Magari all'inizio in realtà è stato...così...solo per mettere la testa da qualche parte...un pò di leggerezza, dici sempre che sono tutta seriosa e d'un pezzo.
Abbiamo scambiato parole. Anzi, quella che parlava credo di esser stata io. Lo sai, le parole che ora non so smuovere sono il mio elisir...
Ho iniziato a delineare la sua forma, nella mia mente. Cacciatore. Come e più di me.
Easy.
Con inclinazioni erotiche complesse ed ad ampio raggio.
Lo so, tu hai sempre paura che io mi infili in qualche losca situazione e rischi troppo.
Per questo te lo dico a cose fatte.
Mi ha presa quel tanto che è bastato a decidere di incontrarlo.
Volevo scoprire le sue carte e vedere se si potevano mischiare alle mie.
No, sono stata brava, questa volta ci ho messo in mezzo almeno il tempo di un caffè.
Stai aspettando che ti dica che incontro è stato..
Aspetta...mi tremano le dita. Mi batte il cuore.
Ancora.
Sempre.
Ecco, già vedo lo stupore nei tuoi occhi. Ti vedo sollevarti ed avvicinarti allo schermo per vedere bene dove vado a parare.
Incredula. In ascolto. In attesa. Spaventata. Al sicuro. Invasa. Desiderosa. Addolcita. Accogliente. Inerme.
Arresa.
La frazione di secondo più densa della storia.
Quella che è esplosa nel mio cervello quando le sue dita hanno sfiorato la mia mano.
Senza un senso. Senza un oggettivo motivo.
Ma non ho potuto alzare le barriere. Era già tardi
Io mica lo avevo percepito come pericolo.
Un gioco. Un cazzo di gioco ad alto tasso erotico.
Dai lo sai, è solo sesso, per me, quando caccio.
Magari poi nasce una sorta di amicizia. Ma resta "fuori".
Ti pare che potevo immaginare che un tipo così, uno che mi ha dato subito l' impressione di essere perennemente in viaggio, alla ricerca, a caccia...uno che è chiaro che non puo che tenere in piedi più giochi contemporaneamente...insomma, potevo mai pensare mi facesse inciampare?
I corpi si sono riconosciuti. Non te lo so spiegare. Non te lo so spiegare cazzo...
Come se ci fondessimo. Come se fossimo gia stati in quel letto mille volte.
5...magari 10. Le parole pronunciate, dico.
Non un istante gli sguardi si sono sciolti.
Era lì, il fiume di parole.
Dio...come posso farti capire se nemmeno io ho capito?
Chi sia quest'uomo.
Chi sia quella me che lo ha amato tra quelle lenzuola.
Si..ora puoi metterti a ridere. Ho scritto amato.
Non è un refuso.
È l'assurdo totale.
No sai. Sono anche riuscita a non fuggire..troppo, dopo. Oddio, un pò di chiusura l'ho tentata.
Ma a me quest'uomo piace da morire.
Mi piace il suo essere controllato.
Mi piace la luce che gli sfugge dalle piccole crepe che intravedo.
Mi piace riconoscere in lui i miei stessi meccanismi di difesa.
Mi piace il suo non aprirsi ma essere convinto di farlo.
Mi piace la voglia profonda che mi scatena.
Mi piace come mi scopa.
(Lo sai, immagino il suo distogliere per un attimo lo sguardo e dire, si..ti ho scopata...fa così, perchè lui ha questa strana teoria che non è stato solo scopare. Ma che abbiamo fatto l'amore, anche. Non so perchè, ma sfugge al mio sguardo, in quel momento, e son certa farebbe la stessa cosa ora, se leggesse.)
Mi piace la sua forza.
Mi piace la dolcezza.
Mi piace l'azzurro dei suoi occhi, dai quali non vorresti uscire mai.
Mi piace come mi fa godere, giocando con il mio corpo.
Mi piace...come sono io se penso a lui.
Mi piace la me che ha tirato fuori dalla fortezza.
Io non so altro.
Non è un uomo facile da leggere.
Soprattutto, io chiudo gli occhi perchè non posso fidarmi delle mie sensazioni.
Pure tu concordi, no? Mai stata brava ad accorgermi delle cose positive. Più facile non credere esistano.
Come posso concedermi di immaginare che lui si senta come me?
Come posso davvero credere di aver trovato l'Altrove? Quello che ti ho sempre detto essere utopia...
Ecco, ora lo sai. Sai che sto bruciando di un fuoco antico, totalmente in balia di un vento che non so da che parte soffierà.
Io scelto. Ho chiuso la caccia. Non infierire, non guardarmi con quell'aria intenerita.
Perchè non gli chiedo nulla, dici? Perchè non faccio domande?
Lo vorrei, si. Ma poi?
Mia adorata Ale, ti riconsegno la parte che ti è mancata di te. Me l'ha riportata lui e nemneno lo sa.
Tua.
Ale
Nikitaverdeveleno