Briandebois
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Dilettissima amica,
Perché dopo la tua partenza per Santa Gerusalemme non hai ancora scritto quelle parole di speranza promesse? Probabilmente ignori quanta forza io abbia tratto da esse e quanto solo in lor fiducia io abbia continuato a tribolare... |
Amelia
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Esausta. Gambe e braccia wide open, il volto piegato di lato. Morta e riportata alla vita. Il cuore che sembra uscirmi dal petto, i capelli madidi di sudore, le rughe distese. E un dolore, acuto e improvviso. Sei ancora qui e già mi manchi.
Cammi... |
Faber
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Riprendi a scrivere.
Che l’intervallo, tra l’ultima parola scritta e quella nuova, è tale da rendere necessaria la ricerca di un filo. Che congiunga il vecchio al nuovo.
E parla, ancora, di loro.
L’uomo che chiameremo D. e la donna.
Che chiamerem... |
Alessandra_n
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Calze velate.
Color carne, perché tu ami intravedere oltre la sottile trama della seta il colore pallido della mia pelle. Sottili quanto l'accenno di respiro che pur trattenendo lasci intuire. Bordate di pizzo e silicone che mi penetra la coscia ap... |
| La prima volta di Camille |
Dunklenacht
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I velieri in bottiglia dalle grandi vele bianche erano stati la prima cosa che aveva visto.
E da allora, non aveva mai smesso di costruirne. Erano la sua passione.
Ne aveva di varie dimensioni, dai più piccoli, veri e propri capolavori in mini... |
Rossogeranio
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Il tipo dev’essere stato un giocoliere in un’altra vita.
Mi ha svegliato così in fretta, che non ho avuto il tempo nemmeno di finire il sogno.
Non che fosse importante.
Non c’è bisogno affatto di un sogno per sapere, quando uno ti acchiappa la Men... |
Matilde S.
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Anno 1981. Liceo scientifico Marconi. Bologna.
Classe 5c.
Capelli rossicci, arruffati e selvatici spiccano nell’angolo della classe vicino alla finestra. Sembra vogliano fondersi con quelli neri e quelli castani delle altre due teste quasi appoggia... |