| Besame mucho (Madrid - Milano) |
Monella
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Corre lentamente il treno verso binari che non conosco, le pareti dei muri delle stazioni sfregiati da sigle senza senso e dai colori sbiaditi.
Entra nel corridoio dello scompartimento un ragazzino dalla faccia monella, probabilmente uno zingaro.
I... |
Thierry59
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Le ragioni per le quali avevano avuto l'esigenza di incontrarsi subito, senza preavviso e senza preamboli di nessun genere, le avevano capite subito dopo la prima stretta di mano; una stretta inconfutabile e sincera come l'incrocio dei loro sguardi n... |
Morgause
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Come al solito siamo in ritardo.
Ora cerchi di recuperare il tempo perduto (perduto?) correndo in macchina troppo in fretta; non dico nulla, solo prego con fervore i miei dei. Sei silenzioso, le mani salde sul volante e al solo guardarle, quelle ma... |
Thierry59
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Uscì in terrazza senza nulla addosso.
Un filo di perle, una sigaretta fra le dita... sola, offesa. Pensieri nella testa e pelle d'amante che da troppo tempo devotamente si dona. – Incomprensibile.
Non mi avrà mai più... non così, non più qui. La Se... |
Izabel Nevsky
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La mia prima fragola
Il proprietario del bar si chiamava Boris. Era un uomo corpulento, burbero e anaffettivo come mio padre. Nella pausa del pomeriggio si rinchiudeva nello sgabuzzino sul retro, dove aveva una scalcinata brandina. Due volte la se... |
Tiziana Cimmino
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Per una sera.
Un mattino, un pomeriggio, una giornata.
Per una volta, una volta almeno, fammi sentire una donna.
Una femmina.
Rendimi solo di carne e sudore.
Afferrami e stringimi a te, baciami senza che io ti baci.
Non preoccuparti che la tua ... |
Madamesnob
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Quello era l’amante di mia madre.
Da non crederci.
Sapevo esisteva. La vedevo rientrare in casa con una luce diversa negli occhi. Lei, così acida e stanca, ora sembrava attraversare la vita con leggerezza, frivola quasi. Trascurava i lavori in casa... |