Aedocieco
 |
|
|
Non sono una vestale e neanche un’odalisca. Sono Ἀφροδίτη. Voi capite cosa intendo. Se non conoscete il greco vi dirò che mi chiamano Ishtar in Mesopotamia, Hathor in Egitto, Astarte in Siria, Turan in Etruria... |
La luce attraverso il buio che moltiplica i sensi |
Rivederlestelle
 |
|
|
Ci siamo lasciati perché vedeva solo il buio. E io amo scopare soprattutto con la luce accesa.
Il suo soprannome, quello che le avevo cucito addosso io, ha a tal punto preso il sopravvento nella mia memoria, che non ricordo tuttora il suo vero no... |
Amelia
 |
|
|
Freddo umido nella barriccaia. Caldo umido fra le cosce. Un drappo di velluto rosso scarlatto sugli occhi, i capezzoli che sfregano contro il rovere di un tonneau.
Sento lo scroscio di un liquido nel bicchiere.
Denso, avvolgente. Mi sembra di ved... |
I Got That Old Kozmic Blues Again Mama |
Faber
 |
|
|
Dal blues al blues.
Dal suono al cuore.
Dritta come una freccia sale dall’interno.
La musica.
La collana di note e suoni.
Dicono: conosci la musica?
Cosa vuol dire poi quel conosci… Che l’hai incontrata?
Hai avuto con lei uno scambio pro... |
Morgain
 |
|
|
La casa sicura.
Che tu possa comprenderlo o meno, la storia che vado dipanando con qualche esitazione e assai poche certezze, contiene la fine già nell’inizio.
Il racconto che si compone da sé non vedrà mai la luce.
Forse un giorno le mie parole... |
Erato
 |
|
|
È un giorno inquieto.
Rimescolo le ore per saltarle, sfuggo, chiudo gli occhi, tento disperatamente un'inutile fuga.
Ma tu sei lì, immobile, che ridi beffarda; musa immortale alla mia poesia.
È la stessa inquietudine d'allora, seduta a un tavolo s... |
Si tingono di pallida fluorescenza ... |
Matilde S.
 |
|
|
Vi è un luogo fuori dal tempo in cui il sogno si fa sostanza.
Dove ataviche trine si srotolano obbedendo ad inconsci appetiti.
Vi si ascoltano aneliti di cuore palpitare cantici celestiali.
Vi si scorgono fiamme di passione sfrangiarsi in emoz... |