Faber
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Riprendi il filo.
Da dove l’hai lasciato a terra, rammendo di parole. Emozioni. Suoni. Gesti.
Ricominci a scrivere.
Riparti da lì, da quell’auto. Da quella donna.
Quei fianchi sotto la camicetta infilata a svanire ed ingrottarsi nella gonna. Cort... |
Faber
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Le dita posano di piatto.
Contatto lieve, che si fa contatto già prima del contatto.
Bianche, alla luce del neon alto, le sue, più scure di sole e mare quelle dell’uomo seduto al suo fianco.
L’uomo e la donna ancora non si guardano in viso.
Solo ... |
L'infinito, all'improvviso |
silverdawn
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Pozzallo, ma tu non lo sai, non devi sapere. Come son riuscito a farti venir qui non lo so, non me lo chiedo. Dopo nemmeno tanto tempo, in fondo. Son stato bravo? No, non credo... suppongo d'averti amata già in qualche angolo dell'universo, ritrovand... |
La Passiflora
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Lo osservo, stasera, e più di una volta non posso farne a meno, penso a quanto sia fortunata.
N. sta parlando con Laura, le guarda la bocca, i capelli bagnati, le piccole tette deliziose, ma è rivolto verso di me, verso il mio corpo. Sta parlando co... |
Eliselle
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Era proprio come me l'ero immaginata.
Quando avevo ricevuto la sua cartolina in cui mi scriveva, con quella calligrafia elegante e minuta, che sarebbe finalmente arrivata nella mia città tra una settimana, quasi non ci credevo. Morivo dalla voglia ... |
LaPassiflora
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Sentivo freddo, tanto di quel freddo che non riuscivo nemmeno ad aprire gli occhi; capire se fosse giorno o notte non era una cosa facile. Non era il caso che uscissi dalla grotta per controllare, l’avrei capito, il freddo sarebbe finito, e con esso ... |
Rossogeranio
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Il Sole di satin cala sopra la città, smagliandosi di giallo come una limetta e luccicando come l’occhio di una femmina che ha improvvisamente voglia.
Oggi l’aria è frizzante e molto fredda; quella brezza balsamica tipica delle colline circostanti... |