Stanno lì, sereni, appagati, sollevati, svuotati, in una spossatezza priva di ogni traccia di malinconia. Distesi, dopo l’amore: incrocio di due diagonali del tiepido quadrato che ha accolto e sostenuto la loro fusione. Una gamba di lei ripiegata e s...
Da lui a me
ElisaN
“Ti ricordo seduta sul mio vecchio sofà in alcantara grigia, completamente nuda, con le gambe leggermente dischiuse.
Ricordo il tuo sesso così puntigliosamente depilato, la tua pelle olivastra e salina, il ciondolo tibetano che s’insinuava fra i gio...
Ode alla fonte pura
Greeneyes e Penelope
Mi lascio cullare dal dondolio del treno, lancio avanti nel tempo i miei occhi chiusi, ad immaginare il tuo sguardo; la fantasia è libera di spaziare, ho pochi elementi di te, una piccolissima foto icona di Messenger, parole sullo schermo, tracce al...
Il tarlo, il chiodo
Eliselle
E' una sensazione strana. Ti prende all'improvviso. Ti chiede attenzione, e se non gliela dai, se la prende lo stesso. E' come quando guardi un tramonto, senza vederlo veramente, e non appena realizzi la sua bellezza, rimani senza fiato e devi costri...
Frammento d'ambiguità, in favola
Alejandra
Lui non si cura del tempo, del vento che all’esterno del loco come ballerino freddo culla gli alberi oltre le finestre.
Non si cura dei lumi accesi nella notte; è Lei a farsi Volta Celeste, la sua. Contro d'Ella lui sbatte impazzito le ali dell'anim...
Il Mare Dentro
LaPassiflora
Imprevedibile, lui si sbarazza dei detriti e quel che preferisce è farlo subito. Regolarmente pesano troppo e lui, dunque, deve alleggerirsi un po’.
Lei è un terreno paludoso, percorsa in lungo e in largo comincia a scivolare giù; così lui ha l’oc...
Vuoi, il mormorio inevitabile
SchiavaDAmore
Vuoi che rotei attorno al palo come un compasso impazzito, prima di finire a terra con la pelle ancora palpitante e il respiro corto. Vuoi che distribuisca la mia carne nuda allo sguardo goloso ma è nient’altro che a Te, Michael, che immolo me stessa...