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          | Faber  |  |   | Le dita posano di piatto.
Contatto lieve, che si fa contatto già prima del contatto.
Bianche, alla luce del neon alto, le sue, più scure di sole e mare quelle dell’uomo seduto al suo fianco.
L’uomo e la donna ancora non si guardano in viso.
Solo ... | 
        
         
          
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          | Non mi hai nemmeno mai vista ballare |  
        
          | Madamesnob  |  |   | E va bene, la scrivo dannazione. Che serva a togliere questo tappo denso di paura e malinconia dalle mie dita; se è questo che devo fare, se è l’unica via per liberare le mie dita da questa colla, e sia.
Quante volte l’ho iniziata? La prima frase or... | 
                
 
    
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          | SchiavaDAmore  |  |   | Le mie estremità ho scoperto, sono infinite, ogni volta che le inseguo le ritrovo un pò più avanti. 
Lui tocca in me nuovi angoli, nuovi muri, li abbatte e mi conduce a un nuovo limite. Distante. Lontano. 
Ignoto.
Ogni volta che rientra io mi ap... | 
        
         
          
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          | Banshee  |  |   | Fremeva nell'attesa. Nel camerino del teatro accanto alla Iglesia del Carmen a La Paz, in quel Dicembre 1966. Faceva freddo, ma ormai aveva annullato tutte le percezioni provenienti dal mondo esterno, concentrandosi solo su se stessa. Era tesa, si se... | 
                
 
    
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          | Bostonian  |  |   | Le luci giallastre del porto illuminano a malapena il vicolo angusto, lame di luce che fanno brillare il selciato umido. 
Angoli bui nascondono casse di pesce buttate alla rinfusa, amori felini contrattati tra miagolii e ruggiti sordi, rifiuti mater... | 
        
         
          
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          | Rossogeranio  |  |   | Per il momento resto sdraiata e non mi muovo.
Mi sono destata dal sonno all’improvviso, con lo stesso fragore di un delfino al salto, che fende e taglia la superficie dell’acqua.
21 Dicembre, il primo giorno d’inverno.
Riesco a malapena a percep... | 
                
 
    
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          | Contessa Scalza  |  |   | Mentre lo straniero si avvicinava alla sponda del letto su cui la Badessa giaceva nella mollezza dell'oblio, spalancò il suo mantello nero e chinò il capo, cosicché la suora poté intravedere solo il mento caparbio, sotto la tesa del cappello scuro. B... |